Impianto 5G Acqua Bella, termina la raccolta firme

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Tommaso TucciEdoardo Di Pierro
18/06/23, 14:55
a cura di tommaso tucci
e con edoardo di pierro

Il comitato spontaneo di contrada san Donato di Ortona ha raccolto oltre mille firme per evitare l'installazione dell'antenna 5g lungo la stradina comunale che conduce nell'antico borgo Acqua Bella.

Nelle gabbie di ZOOART i tre volenterosi: Rosalia Tucci, Andrea Mangi e Davide Menga hanno raccontato le motivazioni delle contrarietà espresse dal territorio.

Ecco la tesi dell'esperta in materia delle telecomunicazioni Maria Rosaria dela Porta: "I sindaci possono adottare regole che minimizzino l’impatto per i propri cittadini, ma non posso più opporsi all’installazione delle antenne se queste rispettano i limiti di emissione dei campi elettromagnetici e i piani urbanistici.

Negli ultimi mesi molte amministrazioni locali hanno bloccato i lavori per il 5G in virtù di supposizioni e fake news circa la pericolosità delle antenne di quinta generazione prontamente smentite dagli scienziati.

Secondo il sito Alleanza italiana stop 5G, superano quota 500 i comuni italiani che hanno messo al bando la tecnologia 5G da Nord a Sud paventando rischi per la salute dei cittadini.

D’altro canto gli esperti non vedono pericoli, anzi. Escludono del tutto i rischi connessi alla nuova frontiera della connessione. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha fatto sapere che la nuova tecnologia è ampiamente al di sotto dei limiti per l’esposizione ai campi elettromagnetici stabiliti dalle normative. Anche la Iarc, ossia l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, ha classificato i campi elettromagnetici a livello “2B”, il più basso con riferimento al rischio cancerogeno.

Il decreto Semplificazioni è intervenuto, dunque, a dirimere la questione: i sindaci dovranno attenersi alle direttive statali e non potranno più bloccare l’installazione delle antenne 5G, pena l’illegittimità di un divieto su una materia la cui competenza è riservata allo Stato.

Anche la recente sentenza del TAR di Sicilia ha applicato di fatto il disposto del decreto Semplificazioni. Nello specifico, ha accolto il ricorso di Vodafone contro l’ordinanza del comune di Messina, datata 27 aprile, che vietava la sperimentazione e l’installazione delle antenne 5G perché dannose per la salute.

Il Tribunale amministrativo regionale ha bocciato la decisione del primo cittadino di Messina, sottolineando in primis la natura di servizio pubblico delle reti 5G e puntualizzando come non sia nel potere dei comuni imporre divieti generalizzati all’installazione degli impianti di telecomunicazione. Inoltre, ha anche specificato che è compito esclusivo dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), e non dell’amministrazione comunale, la valutazione del rischio sanitario", conclude la dr.ssa Della Porta.

La petizione sarà oggetto della valutazione in seno al Consiglio Comunale. Ascoltiamo l'intervista a Rosalia Tucci effettuata con la regia di Edoardo Di Pierro. Buona visione!


 Maria Rosaria DELLA PORTA Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Economia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in Finanza Aziendale Internazionale. Successivamente ha conseguito un master di II livello in “Concorrenza, economia della regolamentazione e della valutazione”
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