Destinazione inferno per gli agricoltori, trasferiti al Ciavocco

puntOrtona.it
10/04/17, 20:20
a cura di puntOrtona.it
La chiusura del mercato coperto ha creato numerosi disagi ad Ortona.
Gli agricoltori e i commercianti che svolgevano le attività all'interno della struttura comunale non sanno a quale santo rivolgersi.

Il Comune, in via provvisoria ed in attesa che vengono effettuati i lavori per l'ammodernamento e la messa in sicurezza del vecchio immobile, ha individuato quale soluzione temporanea il parcheggio scoperto del Ciavocco.

Questo vuol dire che, dopo quelli soppressi su via della Libertà a causa del cantiere, la città perderà altri cinquanta posti parcheggio gratuito.
Cosa accadrà in città quando arriveranno le giostre per le festività del Perdono?
Dove verranno sistemate le vendite al dettaglio degli agricoltori?

Si è provveduto alla chiusura del mercato coperto per motivi igienico-sanitari, ma questa soluzione di vendita all'aperto crea problemi altrettanto seri alla salubrità della merce, prevalentemente composta da prodotti alimentari deperibili. 
È giusto esporre queste attività a condizioni climatiche avverse? 

L'area individuata per la dislocazione temporanea delle attività, ironia della sorte, è anche la zona peggiore dell'area Ciavocco. Infatti, quando piove, raccoglie molta acqua fino a diventare una gigantesca pozzanghera.
Tutti interrogativi insoluti che nutrono sempre maggior perplessità sulla scelta dell'area.

Gli amici di "Beppe Grillo Ortona", hanno già raccolto circa 300 firme per evidenziare le difficoltà che stanno attraversando gli ex inquilini del mercato coperto. "I commercianti meritano rispetto e vanno sistemati in un luogo vivibile con le idonee coperture degli spazi dedicati alla vendita", sottolinea il responsabile dell'associazione ortonese Tiziano Torzi. 

I lavori di ammodernamento del vecchio mercato secondo il progetto redatto dal Comune quando inizieranno? Il progetto è in fase di approvazione definitiva presso l'organismo Centrale Unico di Committenza a Lanciano.
Il nuovo codice degli appalti prevede, prima di affidare gli appalti superiori alla somma di 150.000 euro, il parere definitivo del nuovo organismo. In altri termini, la riapertura non è a breve termine. La città soffre la lentocrazia, a discapito sempre e comunque dei lavoratori. Destinazione inferno per gli agricoltori, trasferiti al Ciavocco
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