Ognissanti non è la festa della perfezione, degli uomini e donne "bravi" e senza errori.

A fugare ogni dubbio, è la stessa Chiesa che indica la strada percorsa dai santi non perchè non abbiano mai sbagliato ma perchè si sono fidati di un amore e di un fascino tanto da fargli compiere opere che non avevano mai immaginato. " La differenza con il resto dell'Umanità consiste nel fatto che quando hanno conosciuto l'amore di Dio lo hanno seguito con tutto il cuore; hanno speso la loro vita al servizio degli altri, diffondendo gioia e pace ", ha spiegato Papa Francesco.

Il primo novembre è consuetudine, essendo il 2 giorno feriale, visitare i cimiteri addobbando le tombe ed i loculi dei cari defunti con i crisantemi. Nella cappella gentilizia della famiglia Cieri riposa padre Leonardo Palombo, molto amato dagli ortonesi negli anni quaranta. Il 2 novembre si ricordano i morti. Le tradizioni ortonesi sottolineano: la celebrazione della Santa Messa nel cimitero, l'accensione dei lumini quante sono le anime care e i tarallucci con marmellata d'uva; i cosiddetti dolci dei morti.

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