Dopo numerose sollecitazioni presentate ai responsabili amministrativi nonché ai tecnici dei Comuni di Crecchio e Ortona per il persistente problema riguardante la stradina comunale ovvero Variante di Casino Vezzani, non è stata ancora trovata una soluzione definitiva e ottimale. La variante che dovrebbe evitare il traffico nel centro urbano della frazione è aperta al transito di tutti i mezzi indiscriminatamente (autocarri, autocisterne, camion con rimorchi, autobus, auto e moto, ecc) in entrambi i sensi di marcia senza avere i requisiti di sicurezza, essendo “larga” appena 3,50 m e lunga 380 m circa.
A causa di questo intenso traffico la strada, che è attraversata dalla rete idrica SASI, più volte all'anno subisce la rottura delle tubature, con conseguente allagamento e necessità di riparazione che avviene a mezzo di ditta esterna per un costo annuale di 1.500 euro gravanti sulle casse comunali e quindi su tutti noi cittadini/contribuenti. Mi risulta che questa spesa sia prevalentemente a carico del Comune di Crecchio e in misura marginale di quello di Ortona, essendo una strada di confine (demaniale ex tratturo). E' fondamentale trovare il modo per evitare la rottura periodica della tubatura causata dall'eccessivo traffico di autoveicoli in particolare di quello pesantissimo degli autoarticolati carichi di merce.
La risoluzione ottimale della questione sarebbe quella di allargare la "bretella" secondo la normativa vigente. Ciò dovrebbe avvenire principalmente con il contributo della Provincia di Chieti che ne assumerebbe la gestione e al Comune di Crecchio verrebbe affidato il tratto di strada urbana che attraversa la frazione. Tale soluzione sistemerebbe anche i due pericolosi incroci a nord e a sud della stradina, spesso teatro di numerosi e gravi incidenti anche a causa dell’alta velocità. Ciò garantirebbe una maggiore sicurezza per tutti, automobilisti, ciclisti e pedoni che quotidianamente passeggiano o fanno footing e in particolare eviterebbe la rottura della tubatura con eliminazione di uno spreco di acqua e di riparazioni costate a tutt'oggi non meno di 20.000 euro.
Per raggiungere tale obiettivo è necessario l'impegno delle amministrazioni comunali, in particolare quella di Crecchio, che si dovrebbe assumere in primis l’iniziativa, coinvolgendo le altre e impegnando nel prossimo bilancio di previsione la spesa necessaria. In attesa che si concretizzi questa iniziativa, ad oggi, per limitare i danni, lo spreco di acqua ovvero i costi e migliorare la sicurezza stradale, due sono le proposte praticabili, a mio avviso, senza costi eccessivi (poche decine di euro per alcuni segnali stradali aggiuntivi): vietare il transito nei due sensi di marcia a tutti gli autocarri oppure a tutti i veicoli senza distinzione, permettendo l’uso esclusivamente ai residenti, ai titolari dei fondi agrari serviti dal tratto e dei mezzi adibiti al servizio pubblico urbano. Delle due, la seconda proposta sarebbe da preferire. Entrambe però obbligheranno le amministrazioni comunali al controllo del rispetto della segnaletica da parte degli automobilisti.
Credo che chi utilizza questo tratto di strada possa constatare personalmente l'esistenza del problema. Pertanto, invito tutti i cittadini a sostenere tale iniziativa nei confronti degli amministratori pubblici.
Chiedo infine ai Sindaci di Crecchio e Ortona di impegnarsi ad inserire all’O.d.G. dei prossimi Consigli Comunali l'argomento per dare l'opportunità a tutti i consiglieri di prenderne atto e impegnarsi a ricercare la soluzione ottimale della questione e, comunque, per aprire un dibattito pubblico.
Alfonso Salvatore (Crecchio)
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