Il sole stimola la produzione di vitamina D, tutti al mare

puntOrtona.it
09/07/18, 19:34
a cura di puntOrtona.it
Tutti al mare, il sole stimola la produzione della vitamina D.
Il sole stimola la produzione di vitamina D, tutti al mare
Estate tempo di abbronzatura, ma oltre alla bramata tintarella l'esposizione al sole è determinante anche per il suo effetto 'accresci-ossa', soprattutto nei bambini, in quanto stimola la produzione della vitamina D. I rischi, però, sono in agguato, in mancanza di un'adeguata protezione, a partire dalle pericolosissime scottature. E' un invito a "non demonizzare" il sole quello che arriva da Maurizio Nudo, responsabile di Chirurgia dermatologica e laserterapia dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata -IRCCS (IDI), ma anche a non dimenticare le cautele fondamentali per evitare spiacevoli conseguenze.
     «Prendere il sole - spiega l'esperto - fa sicuramente bene, a partire da bambini ed anziani, e questo perché l'esposizione al sole libera la vitamina D insita nel nostro organismo; una vitamina fondamentale perché stimola l'accrescimento delle ossa». Non vanno però dimenticati i rischi legati ad un'eccessiva esposizione: «ll pericolo maggiore - afferma Nudo - è rappresentato dalle scottature o ustioni.
Inoltre, avverte, le ustioni solari «possono avere l'effetto di trasformare in melanomi anche i nei già esistenti. Un rischio che riguarda pure i bambini».
Da qui i consigli per le giuste precauzioni da adottare. Precauzioni note, afferma lo specialista, «ma purtroppo ancora, troppo spesso, non messe in atto da tanti amanti del sole e dell'abbronzatura». Prima regola, dunque, sempre proteggersi con filtri e creme solari: «Ci sono filtri e creme a base di sostanze chimiche ma, per i soggetti allergici - ricorda Nudo - sono oggi disponibili anche particolari filtri cosiddetti 'fisici' a base di biossido di titanio, una sostanza anallergica e dunque adatta a soggetti con problemi di questo tipo». Altro consiglio di rito è quello relativo alle ore migliori per esporsi: dalle 8 del mattino alle 11 e dalle 16 alla sera: «tra le 12 e le 15 infatti - sottolinea Nudo - i raggi solari arrivano in senso perpendicolare e creano più danni alla pelle».  Per i soggetti più sensibili, i cosiddetti '“fototipo 1” poi, è bene indossare anche magliette bianche di cotone e cappellini dal momento che il rischio di scottature resta alto nonostante la protezione con filtri o creme. Il sole stimola la produzione di vitamina D, tutti al mare Per una bella abbronzatura, inoltre, importante è l'alimentazione: «Mangiare tanta frutta e verdura, soprattutto melone, pesche, ananas e kiwi; contengono infatti pigmenti che favoriscono la tintarella. Frutta e verdura - rileva - sono pure ricchi di vitamina PP, importante perché ha una funzione anti-aging e di prevenzione dei tumori cutanei». Fondamentale è poi bere molta acqua, perché «la giusta idratazione evita l'invecchiamento della pelle».Ultimo, ma importantissimo, consiglio: «Anche ai bambini è necessario controllare i nei, sin da quando sono molto piccoli. Sia pur rari, infatti - conclude l'esperto - i tumori della pelle sono diagnosticati pure tra i più piccoli».  

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