Ristorazione scolastica, cibi genuini a km 0

puntOrtona.it
21/08/18, 15:10
a cura di puntOrtona.it
Ristorazione scolastica, cibi genuini a km 0Il comune di Ortona ha avviato la procedura di gara per due importanti appalti legati ai servizi scolastici. Si tratta della mensa e del trasporto scolastico, appalti che hanno una rilevanza particolare per il loro interesse sociale e per la determinazione finanziaria impegnata, 1.823.698,80 per la ristorazione e 922.984,80 per gli scuolabus. La procedura di gara è stata avviata con la pubblicazione dei bandi e capitolati speciali attraverso il portale della CUC la centrale unica di committenza di Lanciano con un richiamo sul sito del comune di Ortona.
 
Le novità principali riguardano l’appalto dei servizi di ristorazione scolastica previsto nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado dove l’amministrazione comunale ha voluto dare delle precise “linee d’indirizzo”, specificando che la fornitura del servizio dovrà essere rivolta alla sostenibilità ambientale e al riconoscimento della biodiversità, nel rispetto dei criteri minimi ambientali e delle scelte in materia di green economy, in coerenza con il “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione” promosso dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. «L’attenzione verso la mensa scolastica- sottolinea il sindaco Leo Castiglione- che per noi non è un semplice servizio ma rappresenta un momento importante della vita dei nostri ragazzi anche dal punto di vista educativo e formativo, indica chiaramente la sensibilità dell’amministrazione nei confronti della scuola e dei temi legati alla sostenibilità ambientale e alla promozione della cultura locale attraverso i cibi tipici».
Tra le novità è stata prevista la premialità per chi inserisce progetti di educazione alimentare con menù a rotazione tenendo conto della stagionalità degli alimenti e l’offerta di piatti tipici della tradizione abruzzese con pizze ‘e fuoije strascinate, pallotte cace e ove, scrippelle ‘mbusse, pane di solina e olio nuovo, maccheroni alla chitarra al sugo di pesce o di agnello e le nevole. Nell’aggiudicazione dell’appalto si terrà conto dell’offerta economica ma soprattutto di quella tecnica di gestione e qualità del servizio con particolare riguardo all’utilizzo di prodotti cosiddetti “a chilometro 0”, quelli provenienti da agricoltura o filiera biologica, l’impiego di prodotti certificati come Dop o Igp o derivanti da produzione agricola integrata e l’utilizzo di prodotti provenienti da “agricoltura sociale”. È invece assolutamente vietato l’uso di alimenti precotti e di prodotti geneticamente modificati (OGM).
«Una ristorazione – sottolinea il presidente del Consiglio Lucia Simona Rabottini che ha lavorato alla stesura del nuovo disciplinare – che quindi insieme alla sicurezza alimentare dovrà garantire, mediante l’elevato livello qualitativo dei pasti, il rispetto del gusto, la validità nutrizionale, l’apprezzamento della cultura alimentare locale, il rispetto dell’ambiente, la gratificazione nel consumo e la consapevolezza di comportamenti alimentari corretti anche ai fini della riduzione degli sprechi alimentari».
Altra novità su cui l’amministrazione ha dato un significativo impulso è il riutilizzo dei cibi non consumati per fini di solidarietà che potranno essere destinati alla distribuzione gratuita agli indigenti, preservando comunque la salute dei destinatari attraverso la garanzia della perfetta conservazione degli alimenti distribuiti. Il numero di pasti giornalieri previsti nei 14 plessi scolastici serviti è di 798 che dovranno essere preparati in un centro di cottura e poi confezionati e distribuiti nei vari istituti.
Nuovo appalto anche per il servizio di trasporto scolastico previsto nei prossimi tre anni su una presunta percorrenza media di 689,60 km giornalieri. Tra i requisiti richiesti alle società partecipanti il possesso di almeno 7 scuolabus di cui, almeno uno attrezzato per il trasporto degli alunni disabili.
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